Cronaca 2021

8 DICEMBRE

Come ogni anno per la festa dell’Immacolata (8 dicembre) onoriamo il nostro bellissimo appuntamento ad Attimis al convento di clausura. 

L’abbiamo saltato solo l’anno scorso, causa COVID.

Questa volta non eravamo tantissimi, ma lo stesso un bel gruppetto si è radunato per partecipare alla Santa Messa.

Ascoltare quelle voci angeliche dietro quella grata è stato stupendo come sempre.

Pioveva, stava quasi per nevicare, ma il meteo non ci ha impedito di raggiungere quella chiesetta in cui si respira sempre pace e serenità.

Di solito, in ogni luogo che visitiamo, o a qualsiasi celebrazione partecipiamo, alla fine salutiamo con il canto “Lepa si Roza Maria”. Anche questa volta abbiamo lasciato che la gente che aveva partecipato alla funzione uscisse ed abbiamo intonato il nostro canto.

Quanta gioia e meraviglia abbiamo provato quando, al termine del canto, abbiamo sentito un forte applausi provenire da dietro le grate: erano le suore, vedevamo le punte dei loro neri veli.

Anche molte delle persone che erano già uscite sono tornate indietro ad ascoltare il nostro canto.

Questo ci ha riempito il cuore di gioia e ci ha fatto sentire davvero uniti nello spirito del Natale.

Abbiamo concluso la serata in pizzeria, felici contenti e orgogliosi di noi.

 

 

 

 

 

13-12-’21 Si avvicina il Natale

Anche quest’ anno la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” si è impegnata per preparare gli addobbi natalizi che abbelliscono i siti del nostro territorio più particolari e frequenti. Diverse persone hanno lavorato (prima singolarmente nelle proprie abitazioni e poi ritrovandosi assieme, anche se suddivisi in gruppi, per alcune serate) per realizzare gli addobbi e quant’altro servisse per portare a termine anche questo nostro impegno per la comunità.
Abbiamo così realizzato il presepe presso l’orrido del torrente Rieca a Liessa arricchito quest’anno da nuove statue (ora il presepe è illuminato anche la notte), sono stati addobbati molti rami d’abete che verranno posti presso il ponte di Liessa, quello di Clodig e nelle borgate di Cosizza ed è stato addobbo con belle stelle colorate l’albero comunale posto nella piazza di Clodig.
Questi sono piccoli segni di gioia e speranza che la nostra Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” vuole donare a tutta la nostra comunità porgendo a tutti i nostri migliori auguri.
Ecco allora che ormai è quasi tutto pronto per il concerto che si terrà domenica 19 dicembre alle ore 16.00 presso la piazza Tenere Mario Menis di Clodig dove tutti siamo invitati a partecipare. Non mancate a questo importante momento di comunità. Pridita usi’!

 

 

 

 

 

19-12-’21
Natale sotto l’ albero – Božic pod smrieko
Domenica 19 dicembre si è tenuta a Clodig di Grimacco la prima edizione del concerto natalizio dal titolo “Natale sotto l’albero – Božic pod smrieko” organizzato dall’Associazione Culturale ‘Grimacco e dintorni’ e dal nostro coro ‘coretto di Liessa’. L’amministrazione comunale ha dato il suo patrocinio e il gruppo Alpini di Grimacco la sua collaborazione.
Durante la manifestazione si sono esibito i cori: ‘coretto di Liessa’ di Liessa di Grimacco e ‘Barbara Bernardinis’ di San Gottardo Udine.
Così alle ore 16.00 un centinaio di persone si sono radunate nel cortile del municipio per questo bel momento di comunità dal sapore tutto Natalizio. La pandemia ci ha costretto a stare all’aperto e anche se era una giornata fredda, il bel momento trascorso assieme ci ha riscaldato il cuore. Ne avevamo proprio bisogno!
La serata è cominciata con i doverosi discorsi di saluto e ringraziamento. Ha portato il saluto a nome dell’Associazione Culturale ‘Grimacco e dintorni’ il presidente Fabrizio Cernotta, il capogruppo dei nostri alpini di Grimacco Marco Marinig e il nostro sindaco sig.ra Eliana Fabello. Era presente anche padre Claudio missionario italiano in Turchia che spesso vediamo intervistato per televisione su problemi riguardanti la terra dove lavora, Alida Cendon presidente del Circolo Culturale ‘J. Stellini’ e altri rappresentanti di associazioni presenti sul nostro territorio.
Il concerto in se è iniziato con l’esibizione del nostro coro ‘Coretto di Liessa’ che ha presentato quattro brani tradizionali natalizi di cui due in italiano e due in dialetto sloveno e a seguire il coro ‘Barbara Bernardinis’ con altri quattro canti del natale.
Abbiamo voluto concludere il concetto invitando tutto il pubblico a cantare assieme ai cori il “Tu scendi dalle stelle” nel ricordo anche di don Azeglio che diceva sempre che le Celebrazione più solenni sono quelle dove si sente la partecipazione di tutti.
Prima del saluto finale il direttore del nostro coretto Piero Chiabai ha ringraziato la maestra Carla Franzolini e tutti i coristi del coro ‘Barbara Bernardinis’ per la presenza, per l’amicizia e per il sostegno che da sempre ci dimostrano.
La serata si è conclusa con un buon bicchiere di brule’ preparato dai nostri alpini (Mario Bucovaz ha offerto il vino) con una fetta di panettone e anche se la pandemia ci ha costretto a stare all’aperto e con le mascherine in volto ci siamo sentiti vicini ed uniti come in un unico coro…..quello della Vita di comunità e dell’amicizia!
Un grande grazie va a tutti i presenti, ai coristi, ai nostri alpini, alla nostra Sindaco (anche per le belle parole di sostegno, incoraggiamento e ringraziamento) e a quanti in tanti modi si sono prodigati per la riuscita di questo nostro concerto di Natale.
P. S. Gli struki kuhani e le snite della nostra Rosina Tomasetig sono andati a ruba…….Grazie Rosina!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1 NOVEMBRE USI’ SVETI
2 NOVEMBRE USE’ DUŠICE
Già oltre venticinque anni fa, alcune delle persone che oggi si sono radunate
nel gruppo di preghiera “Krajica Meru”, autonomamente avevano istituito
quella che con gli anni è diventata una tradizione: radunarsi la sera del primo
novembre nel cimitero di Liessa per recitare il Santo Rosario.
Fin dagli anni ’60, alcune persone di Clodig e di Liessa si radunavano nel
nostro cimitero per svolgere questa pia pratica. Sappiamo molto bene, dai
racconti dei nostri anziani, che le promotrici di questa preghiera erano allora
le sorelle Balonarjove: la maestra Maria Crisetig e sua sorella Gustina
Crisetig che guidava la recita del Rosario.
Per molti anni, poi, questa usanza è andata persa fino a che alcuni del nostro
gruppo hanno avuto l’idea di ripristinare questo bel momento che tutt’ora
portano avanti tutti assieme perché, secondo il nostro stile, non c’è uno che
guida la preghiera, ma tutti quelli che lo desiderano possono guidare un
pezzettino: c’è chi recita le litanie, chi intona i canti, varie persone che
guidano le decine del Rosario, chi fa l’affidamento a Maria Santissima e così
via. È un momento davvero toccante che dà proprio il senso dell’unità nella
preghiera e della condivisione.
Così anche quest’anno, nonostante la pioggia, un bel gruppo di persone si è
radunato nel nostro cimitero alle 18.30 per pregare assieme nel ricordo dei
nostri morti ed è stato davvero commovente.
Un grande grazie va a tutti i partecipanti e in particolare al nostro Marco
Marinig che, terminata la preghiera, ha preparato per tutti le caldarroste
(come è tradizione di molte nostre famiglie in questa giornata) che abbiamo
condiviso tutti assieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

31 OTTOBRE-1 E 2 NOVEMBRE
VAHT

Sulla piazza difronte alla chiesa di Liessa, in un angolo, c’è un banchetto già
da sabato 30 ottobre, dove facevano bella mostra tante candeline bianche.
Sono ben confezionate dentro un sacchetto trasparente chiuso da un nastrino
arancione. All’interno dello stesso c’è un cartoncino con la scritta:
“In memoria dei nostri cari defunti, un offerta per aiutare i bambini delle nostre
missioni”,
in seguito una strofa della canzone che cantiamo spesso con il nostro gruppo
‘Kraijca Meru’ di Liessa: “U nebesih sam doma, tam Jezus krono da, tam je
muoi pravi dom, tam večno srečan bom” (In paradiso sono a casa, là Gesù mi
darà la corona, là è la mia vera patria, là per l’eternità sarò fortunato”.
Il banchetto è stato allestito già di prima mattina da Marco. Alle 10 del mattino
Anna, Mirella e io (n.d.r. Irene) ci siamo messe all’opera. Siamo pronte a
offrire le 200 candeline che diversi membri della nostra associazione avevano
confezionato nei giorni precedenti.
Arrivano i primi famigliari dei defunti che riposano nel nostro cimitero, che in
questi giorni sono sempre numerosi: sistemano le tombe, portano i fiori, le
candele…..
Tutti o quasi si avvicinano al nostro banchetto e chiedono spiegazioni.
Rispondiamo che siamo lì per offrire una candelina in memoria dei defunti
sperando di ricevere un’offerta per i bambini delle missioni che sosteniamo
da tantissimi anni. Sono in Tanzania dove opera con dedizione Padre Franco.
In Congo dove è sempre in prima linea, con tutto il carisma che lo
contraddistingue, padre Clemente. Ed in India Padre Raja che abbiamo avuto
il piacere di conoscere molto bene di persona e nelle sue foto e nei filmati
abbiamo visto l’opera che svolge aiutando centinaia di bambini. Questi
fanciulli materialmente hanno pochissimo, ma sono sempre estremamente
gioiosi!
Suona la campana del mezzogiorno, ancora una mezzoretta e arriverà Marco
a darci il cambio, poi a turno ci sarà Fabrizio, Giacomo, Emily…….
Il giorno successivo si prosegue nel medesimo modo e a sera tutte le
candeline erano ultimate così, purtroppo, il primo novembre il nostro
banchetto non si trovava più sulla piazza per offrire le nostre belle candeline
missionarie.

Alla fine siamo molto soddisfatti, abbiamo finito tutte le 200 candeline prima
del previsto e sono state fatte anche donazioni libere per le missioni.
A tutti un sincero GRAZIE – BUOG LONI!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

31 OTTOBRE
PO HLEPCE
Dietro l’iniziativa promossa dal locale gruppo “Kraijca Meru” ci siamo trovati a
Clodig, la sera del 31 ottobre, un bel gruppo di persone, per andare a
panetti– po hliepce di casa in casa a recitare una preghiera per i defunti della
famiglia, defunti che tutti noi abbiamo conosciuto e perciò le preghiere sono
dette ancora di più con il cuore.
Abbiamo anche ricordato chi, per molti anni, ha partecipato a questa nostra
iniziativa ed ora non è più tra noi e chi, per motivi di salute, ora preferisce
aspettarci a casa.
Abbiamo pregato davanti all’uscio di casa (come avvenuto lo scorso anno)
senza entrare, nel rispetto delle norme di sicurezza doverose in questo tempo
di pandemia.
È stata una bella serata passata in armonia, un fioretto per le nostre missioni,
per chi soffre e ha bisogno di un gesto caritatevole.
E alla fine del nostro solito giro, a Liessa, a fine serata siamo stati ospitati per
un saluto, una tazza di the e una fetta di torta.
E quando poi torno a casa, riaffiorano alla mente i bei ricordi di quando ero
bambina, e ci si trovava a gruppi, si andava a piedi di paese in paese ed era
un appuntamento vissuto con trepidazione.
I sacchi bianchi, federe di cuscini, venivano riempiti di pane in fretta perché
nei nostri paesi le case erano tutte abitate. La padrona di casa, dopo la
preghiera, ci aspettava con il cesto colmo di pane coperto con una tovaglia
bianca e a ogni bambino veniva dato un panino in memoria dei defunti. E ad
ogni panino messo nel sacco di ciascun bambino la padrona di casa diceva:
“na Božime” che tradotto significa “nel nome di Dio”.
Qualche volta al posto del pane c’erano 10 lire o le caramelle e noi bambini
eravamo più contenti.
Si tornava a casa con i sacchi pieni di pane e poi, quasi ogni sera, si
mangiava la “sopa”: pane raffermo a fette, bagnato con il latte e condito con il
burro fuso prodotti dalle nostre mucche.
Sapori e profumi indimenticabili, ricordi che mi fanno tornare bambina!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

OTTOBRE
MESE DELLA MADONNA DEL ROSARIO
Anche quest’anno, come da tradizione, il nostro gruppo di preghiera “Kraijca
Meru” si è riunita a pregare il Santo Rosario in questo mese di ottobre
dedicato alla preghiera e alla devozione alla Vergine Maria.
Come sempre sono stati affissi i volantini che invitavano chiunque avesse
avuto piacere a partecipare.
Così due volte alla settimana, per tutto il mese, siamo stati accolti con gioia in
una casa diversa dei nostri paesi per la preghiera comunitaria.
In ogni famiglia, all’ingresso ci si igienizzava le mani e si indossava,
correttamente, per tutto il tempo, la mascherina, atti doverosi in tempi difficili
come questi che stiamo vivendo.
In ogni casa veniva accolta la statua della Madonna di Medjugorje, veniva
posta con riverenza nel centro della stanza e rimaneva in quella casa,
venerata con devozione, fino alla serata di preghiera successiva, quando
faceva ingresso nella nuova casa ospitante. Un bel segno anche questo di
continuità e di unione che ai più anziani ha fatto ricordare la Madonna
Missionaria che dopo la guerra ha peregrinato di comunità
in comunità.
Come è giusto che sia, dopo la preghiera, c’è stato sempre un momento di
convivialità, con racconti, discussioni e risate nella gioia dello stare assieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Premio “don Azeglio Romanin 2021”
Associazione Culturale “Grimacco e dintorni”
10-10-’21
Oggi abbiamo passato una bellissima giornata in quel di Plataz (Grimacco) organizzata dall’ Associazione Culturale “Grimacco e dintorni” e l’occasione era quella (oltre che dello stare assieme) di consgnare il premio annuale in memoria di Don Azeglio, che tanto ha lavorato per la comunità di Grimacco, ad una persona che si è distinta con il suo operato.
Il consiglio direttivo ha voluto premiare la nostra Rosina Tomasetig Flipezova per il suo impegno, il lavoro, l’aiuto alle persone in difficoltà e l’amore che ha nei confronti della nostra cultura (nelle foto qui di seguito potete leggere la dedica). Come premio ha ricevuto un quadro con stampa su tela che ritrae Rosina da bambina assieme ai suoi fratelli. Questa foto, di mia proprietà, Rosina non l’aveva mai vista ed è rimasta piacevole sorpresa.
È stata anche l’occasione per condividere un pezzetto di torta per il suo compleanno compiuto poco fa……cifra tonda! La sorpresa è riuscita molto bene tanto che Rosina si è commossa nel ringraziare tutti. Il premio le è stato donato da Marco Marinig ‘pietra angolare’ della nostra associazione e di tante altre a Grimacco.
Il secondo premio è stato dato a Emily quale ringraziamento per tutto quello che fa per la nostra associazione, è lei che segue e cura interamente il nostro sito www.grimaccoedintorni.it (è stato creato da Martina Chiabai), ha ideato il nostro logo ed è attiva in ogni attività non solo della nostra associazione. Il premio le è stato dato, in rappresentanza del Coretto di Liessa presente alla festa, da Piero Chiabai.
Il sindaco di Grimacco signora Eliana Fabello non ha potuto partecipare ma ha inviato al nostro presidente Fabrizio Cernotta una lettera di auguri.
A rappresentare l’amministrazione comunale di Grimacco c’era l’assessore Federico Martinig. Il nostro Sindaco nella sua lettera ha fatto i suoi auguri per la nostra Associazione da poco costituita e nel ricordare l’importanza delle associazioni per la comunità ha sottolineato: “le attività che avete svolto in precedenza sotto altre vesti sono state preziose e sicuramente questa nuova Associazione vi consentirà, con il vostro impegno, di svilupparle al meglio”. Ha poi concluso il suo saluto dicendo: “resta il mio impegno e disponibilità a sostenere il percorso della vostra Associazione per questo mi sarà possibile”.
La festa è proseguita in allegria e amicizia e anche quest’anno abbiamo pensato alle nostre missioni (così come ci ha insegnato don Azeglio che aveva un cuore missionario) con la tombola di beneficenza. Un grande grazie a tutti i presenti, a quanti hanno confezionato i tantissimi dolci, a chi ha donato i premi per la tombola, il vino, i digestivi……..
Grazie di cuore a chi si impegna, con amore e dedizione, per la nostra comunità!

 

 

 

 

 

29 AGOSTO

SMO ŠLI NA BOŽJO POT

Eccoci qui, a riepilogare una fantastica giornata passata in compagnia e organizzata dall’associazione culturale “Grimacco e dintorni” con la collaborazione del gruppo “Krajica Meru” di Liessa.

Per il secondo anno consecutivo, a causa del Coronavirus non ci siamo sentiti di andare lontano e così siamo rimasti in regione e abbiamo optato per il santuario di Sant’Antonio di Padova in Gemona, Pesaris, il paese degli orologi con il suo museo e la mostra a cielo aperto di Cercivento, raffigurante, con mosaici e dipinti, scene della Sacra Bibbia.

Arrivati a Gemona abbiamo partecipato alla Santa Messa nel santuario dedicato a Sant’Antonio, all’interno del quale sono custodite le mura della chiesetta che il Santo fece costruire durante la sua permanenza a Gemona in onore della Madonna. Così anche noi possiamo vantare di avere la nostra Porziuncola: la Porziuncola del Friuli!

Durante la Santa Messa il frate celebrante ha espresso belle parole di benvenuto alla nostra associazione “Grimacco e Dintorni” e alla fine un frate ci attendeva per la spiegazione di tutta la storia e le opere di quel bel santuario. Per finire, come sempre, abbiamo cantato davanti alla Porziuncola Friulana, quale saluto alla Madonna che tutti portiamo nel cuore, il nostro canto “Lepa si Roža Marija”.

Verso le 11.30 a Pesariis ci aspettavano le guide che ci hanno accompagnato per tutto il paese a vedere le istallazioni di orologi caratteristici e curiosi posti nelle varie piazze e angoli del paese, a visitare il museo dell’orologio che raccoglie orologi già a partire del 1400, ci hanno raccontato la storia della famiglia Solari (famosa costruttrice di orologi) che dal nulla costruì un impero e da Pesariis si fece conoscere in tutto il mondo. Una delle guide conosceva bene la nostra zona perché operò a Trinco di Drenchia nella realizzazione del museo e conosceva molto bene anche il prezioso museo di Clodig di Grimacco: una perla del nostro comune.

Verso le 13.30 ci aspettava il pranzo al ristorante “da Sordo”. Pasto ottimo, tradizionale e molto abbondante, tutte cose fatte in casa che ci hanno lasciato molto soddisfatti.

Nel pomeriggio abbiamo raggiunto Cercivento e qui non si poteva rimanere che a bocca aperta. Un paese, questo, decorato in ogni suo angolo con splendidi e maestosi mosaici e dipinti raffiguranti scene della Sacra Bibbia spiegati sapientemente dalle guide che anche qui ci attendevano. E poi la visita della canonica anche questa tutta affrescata dalle scene della Bibbia.

Così in un battibaleno è arrivato il momento dello “spuntino di saluto” prima del rientro a casa.

In corriera non sono mancati i nostri bei canti tradizionali – uno tira l’altro – e popolari in genere, e le risate fino a Clodig dove per finire in bellezza abbiamo augurato con un brindisi alla nostra Rosina Tomasetig di Sverinaz tutto il bene del mondo con il canto “Živijo” che ha risuonato per tutto il paese. Rosina ha da poco compiuto gli anni….cifra tonda!

Comunque voglio dire che lassù qualcuno ci ama perché anche quest’anno, come lo scorso anno, la furia degli elementi atmosferici ci ha risparmiato e, nonostante le previsioni, non ci ha colpito neanche una goccia di pioggia.

Ciao a tutti, e speriamo che per il prossimo anno il covid sia solo un brutto ricordo e si possa viaggiare con tranquillità.

 

 

 

 

 

 

24 GIUGNO

IL NOSTRO SVET IVAN
Il 24 giugno ricorre la festività di San Giovanni Battista, l’unico santo oltre alla Madonna di cui si ricordi la nascita terrena. Ciò ci fa capire l’importanza di questo santo. Il più grande tra i profeti perché ha dato testimonianza alla venuta del Signore Gesù.
Da molti la vigilia di San Giovanni viene chiamata “notte magica”. La nostra gente invece l’ha sempre vissuta con altro spirito, vero spirito cristiano legato alla nostra fede.
Le croci fiorite e le corone di margherite vengono fatte e appese sull’ingresso delle abitazioni per benedire le nostre case, le nostre famiglie e le nostre stalle (rimaste pochissime ormai!).
E’ anche una notte dove la natura sviluppa al massimo i suoi poteri. In questa notte possiamo raccogliere la malva, la menta, il rosmarino, la salvia, l’assenzio e tante altre erbe che si metteranno in infusione nel vino.
Raccogliamo inoltre le noci rinchiuse ancora nel mallo e con queste ricaveremo il nocino,  un ottimo liquore che aiuta anche la digestione.
In questa vigilia si raccolgono anche i rami di alloro che, messi nei cassetti e tra gli armadi della biancheria, terranno lontani i parassiti ed emaneranno un ottimo profumo.
Alla vigilia di San Giovanni, quando eravamo bambini mettevamo l’albume di un uovo in un bicchiere d’acqua, lo posavamo all’aria aperta e la mattina correvamo a vedere quali forme avesse preso l’albume: poteva essere un veliero, un castello, una lampada…..
Una cosa che riuniva tutti era il falò – kries. Il fuoco veniva acceso sempre all’imbrunire inoltrato, mai con la luce del sole. Quando le case erano tutte abitate ogni paese si preparava a fare il proprio falò. Il mucchio veniva formato nel tempo, dietro i lavori della campagna, con scarti di rami, potature di viti, con fiori secchi ricavati dalla pulizia degli orti, ecc. Diventava quasi un gioco tra i vari paesi a chi avrebbe acceso per ultimo il fuoco e quale falò sarebbe durato più a lungo dimostrando così di essere il più grande….ci si osservava tra una collina e l’altra.
Ma torniamo alla nostra croce fiorita…..i nostri genitori ci mandavano a cercare l’asparagina (tarca) per poi fare la croce. Adesso noi, oltre all’asparagina, che si trova sempre in posti poco soleggiati e a ridosso del bosco, usiamo anche altri fiori.
Dopo aver raccolto margherite, gigli di San Giovanni e rose li disponiamo a forma di croce e li leghiamo. La croce viene riposta sulla porta d’ingresso della casa. Rosina ci ricorda che per essere completa la tradizione ci vuole anche il krancel – la corona di margherite fatta da corolle perlopiù gialle, da sembrare come una corona del rosario.
Sotto al ponte di Liessa, su una roccia, è collocata la nostra Madonnina, sormontata dalla croce di nostro Signore. E’ uno scorcio bellissimo!
Quest’anno sul greto del fiume è stata posta dalla nostra associazione Grimacco e dintorni anche una grande croce fiorita in memoria dei nostri avi – dei nostri nonni e genitori – che ci hanno tramandato la fede e queste belle tradizioni. Come ha detto Edda questa è la croce
più bella perché è per tutti.

 

 

 

 

 

 

 

 

14-06-’21
Alcuni componenti dell’ Associazione Culturale Grimacco e dintorni si sono occupati della pulizia e del addobbo floreale (secondo la stagione) di alcuni siti del nostro territorio (adiacenze cascata ponte Liessa, adiacenze ponte di Clodig, monumento di Santa Barbara – del minatore e piazzetta di Liessa) per renderli ancora più belli ed accoglienti.
Quest’anno, per cambiare, abbiamo scelto le tagete (che nella nostra lingua chiamiamo skarpioni) gialle e arancioni….speriamo sia una buona scelta! Un grazie a chi si è occupato di questo lavoro e a Michele Canalaz che si è occupato dello sfalcio e del taglio della lunga siepe presso la cascata – ponte di Liessa.

 

 

13-06-’21 Una serata assieme.
L’ associazione culturale Grimacco e dintorni e il gruppo “Kraijca Meru” di Liessa hanno pensato di organizzare una serata in fraternità andando alla grotta della Madonna di Lourdes a Torreano di Cividale sempre nel rispetto delle norme di sicurezza anti covid.
Siamo stati lontani per molto tempo a causa di questa pandemia incontrandoci solo virtualmente (anche se con cadenza settimanale) ed era necessario, ora che siamo in zona bianca, ritrovarci di persona. Pensavamo di andarci in pochi e invece ci siamo ritrovati in 24…..un bel numero per noi ma che ha stupito anche la responsabile di Torreano che ci ha accolto molto bene e ci ha spiegato la storia di quella grotta.
Il sito dove è situata la grotta di Lourdes di Torreano è molto bello, curato e trasmette un senso di pace e serenità tanto che in diversi hanno espresso il desiderio di ritornare.
Abbiamo così recitato il Santo Rosario secondo la nostra tradizione (parte in Italiano e parte in dialetto sloveno) e intercalato da tanti canti dei quali siamo molto ricchi grazie al coretto di Liessa.
Al termine della preghiera ci siamo fermati assieme con una buona bibita, per una sana chiacchierata e qualche risata. Una parte dei partecipanti ha poi terminato la serata in pizzeria.
Un doveroso ringraziamento va a tutti i partecipanti, alla parrocchia di Torreano ed in particolare alla responsabile che ci ha accolto così calorosamente.
Al prossimo incontro che speriamo sia presto!

LA NOSTRA VIA CRUCIS IN QUARESIMA E LA BELLA VIA LUCIS IN TEMPO PASQUALE

Il periodo Pasquale è già inoltrato e, prima di iniziare il mese Mariano, mi sento di fare alcune riflessioni su come abbiamo trascorso l’avvento Pasquale nella nostra piccola comunità. Certo, se torno indietro negli anni con la memoria e fino a qualche anno fa ricordo che la Settimana Santa era tutta un susseguirsi di Cerimonie nella nostra chiesa: dalla processione delle Palme, alla lettura della Passione di Gesù che facevano i nostri ragazzi, alla confessione con la liturgia comunitaria, alla processione del Venerdì Santo col grande Crocifisso della nostra chiesa (che da tempo immemorabile era una processione con il Cristo morto e non una Via Crucis per la strada; quella, da antica tradizione, la facevamo prima in chiesa dove è più facile seguire e partecipare attivamente), accompagnato da strade illuminate da mille lumini e fuochi – ti toccava veramente il cuore, le benedizioni del pane pasquale nel sabato santo per tutte le borgate del comune e anche in diversi paesi limitrofi… e poi la sera la Veglia Pasquale con la benedizione del fuoco nuovo, del cero, dell’acqua ecc., quindi la Santa Messa del giorno di Pasqua, la Pasquetta alla chiesetta di San Mattia a Costne e potrei continuare nell’elenco. Di tutto questo è rimasto solo il ricordo perché un po’ la pandemia e un po’ i cambiamenti avvenuti nella nostra parrocchia si sono portati via tutte le nostre tradizioni.

Meno male che i nostri giovani sono sempre pieni di risorse: tramite i cellulari, visto che eravamo in zona rossa o arancione, col programma Duo ci siamo connessi in tanti per pregare la Via Crucis in ogni venerdì di quaresima. Abbiamo così pregato assieme (anche se lontani) e alla fine abbiamo sempre parlato e scherzato tra noi.

Dopo Pasqua è stato deciso all’unanimità di fare anche la Via Lucis (una cosa nuova per noi ma molto bella); con la lettura dei Vangeli abbiamo meditato sul ritorno di Gesù dopo la resurrezione apparendo ai suoi apostoli e alle donne e sull’amore che ha dato all’intera umanità.

Io che sono poco incline alla tecnologia devo dire che questi incontri mi hanno a dir poco commossa.

E’ stato stupendo ritrovarci, dopo tanto tempo (colpa della pandemia), tutti insieme come se fossimo lì nella stessa stanza a cantare e pregare assieme come si faceva più di un anno fa e, perché no, a ridere e scherzare e scambiarci battute.

Io spero che tutto questo si possa ripetere, magari il mese Mariano che inizierà tra qualche giorno e poi, se Dio vorrà, potremo ritrovarci per davvero.

 

 

 

 

 

13-04-’21
I VINCITORI DELL’ ESTRAZIONI DELLA PASQUA DI BENEFICENZA DI GRIMACCO.
Ecco i nomi dei vincitori dell’estrazione della lotteria (ruota di Venezia del 6 aprile) che è stata organizzata per aiutare i nostri bambini delle missioni in India, Tanzania e Congo che seguiamo e sosteniamo da tantissimi anni.
È stato anche questo un modo prezioso per prepararci alla Pasqua frutto del nostro cammino quaresimale.
I vincitori sono:
PRIMO PREMIO: pranzo per due persone presso il ristorante “Alla Cascata” di Clodig di Grimacco offerto dal gruppo Kraijca Meru e vinto da Massimo Mussio.
SECONDO PREMIO: Ricco cesto gastronomico offerto dal Gruppo Alpini di Grimacco e vinto da Irma Vogrig.
TERZO PREMIO: selezione di 6 bottiglie di vini dei castelli di Faedis offerto dal Coretto di Liessa e vinto da Mario Cernotta.
QUARTO PREMIO: 6 bottiglie di ribolla offerto dal ristorante “Alla Cascata” di Clodig e vinto da Manuela Feletig.
I nostri complimenti vanno ai vincitori ed un grazie di cuore va agli sponsor e a tutti quelli che ci hanno aiutato in questa iniziativa partecipando ed aiutando così le nostre missioni. Buoh loni!

 

 

 

 

PASQUA 2021
Anche per questa Santa Pasqua il nostro gruppo “Kraijca Meru” ha lavorato per addobbare le nostre borgate con segni pasquali di speranza. Sul caratteristico sito del torrente Rieka a Liessa è stata collocata una croce fiorita in segno di augurio e di fede. Il patibolo della croce, attraverso la resurrezione di Cristo, diventa icona di Vita Nuova e di speranza per tutti. Questo è l’augurio che il nostro gruppo “Kraijca Meru” rivolge a tutti in tempo segnato fortemente dalla pandemia. La croce è anche illuminata la notte.
Anche quest’anno (visto la soddisfazione che hanno riscosso l’anno scorso da parte di tantissime persone del comune) in molti in tutta la Quaresima si sono adoperate a realizzare fiori di carta (fatti a mano = frutto dell’impegno e del lavoro) per confezionare rami fioriti pasquali che hanno addobbato le ancone, croci e cappelline di tutti i nostri paesini. Sono stati confezionati 27 grandi rami che sono un piccolo segno di vicinanza e di augurio per tutti. La mattina di Pasqua ogni sito religioso aveva il suo ramo fiorito!
Questi sono piccolissimi gesti fatti con il cuore per chi vuole riceverli.
Buon tempo Pasquale!
Veseu Velikonočni Cajt!
“Kristus je zaries od mrtvih ustau! Aleluja”

 

 

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08-03-’21
Sta arrivando la primavera ed alcune signore del nostro gruppo “Kraijca Meru” si sono dedicate alla pulizia e all’addobbo dei ponti di Liessa e di Clodig (e adiacenze).
Le tante violette gialle, anche se ancora piccole, hanno dato subito un po’ di calore ed allegria ai nostri borghi.